LO STILE E I CAPOLAVORI
Nonostante una vita molto breve, Henri de Toulouse-Lautrec fu un pittore piuttosto prolifico, dal momento che il catalogo ragionato delle sue opere, pubblicato nel 1971, elenca 737 dipinti, 275 acquerelli, 369 litografie e 4.784 disegni. Durante la prima fase della sua attività fu artisticamente legato soprattutto a Edgar Degas, come si vede da dipinti quali La Toilette in collezione privata o l'Equestrienne dell'Art Institute di Chicago. Inoltre, Toulouse-Lautrec era stato uno dei primi artisti europei, assieme a Van Gogh, a guardare alle stampe giapponesi, dalle quali mutuò il segno grafico essenziale e i piani quasi piatti che caratterizzano soprattutto la sua opera grafica ma che si vedono anche in alcuni dipinti (per esempio Un coin du Moulin de la Galette conservato alla National Gallery di Washington). Tratte dalle stampe giapponesi sono anche le forti diagonali, come si vede in Au Moulin Rouge, una delle opere più famose di Toulouse-Lautrec, che si inserisce nel filone dei dipinti che traducono su tela la vita notturna della Parigi di fine Ottocento (l'artista, tuttavia, più che alle luci era interessato alle ombre, e in particolare alle storie tragiche e all'umanità derelitta che frequentava questi luoghi: personaggi equivoci, sbandati, sfruttatori, ballerine che all'occorrenza vendevano il proprio corpo, ricchi annoiati: le opere di Toulouse-Lautrec sono sempre animate da una vena d'inquietudine).
A partire dagli anni Novanta, i dipinti di Toulouse-Lautrec assumono lo stile per il quale sono universalmente noti: i contorni ben definiti, le campiture uniformi (anch'esse dunque derivanti dalle stampe giapponesi), le pennellate sciolte che invece risentono dell'iniziale interesse per l'arte espressionista, il luminismo artificiale. La sua pittura, veloce e molto lineare, era frutto di una forte passione: essendo di famiglia ricca e non avendo dunque bisogno di dipingere per vivere, poteva permettersi il lusso di non lavorare su commissione. I suoi soggetti preferiti erano le donne, e in particolare le ballerine e le meretrici, che diventano le protagoniste principali dei suoi dipinti in virtù della loro spontaneità: Toulouse-Lautrec amava infatti il modo in cui si muovevano e si destreggiavano tra i clienti e nei locali. Nelle sue raffigurazioni di ballerine e prostitute, tuttavia, Toulouse-Lautrec non indugiava in moralismi o sentimentalismi: ciò che traspare è verità e umanità. Altro tema che domina la produzione di Toulouse-Lautrec è il circo: come ricordato, le prime opere di Toulouse-Lautrec sono raffigurazioni di animali, e l'artista, appena poteva, andava a vedere il circo (il Cirque d'Hiver e il Cirque Fernando in particolare) per dipingere i cavalli. Ma il circo era importante per Toulouse-Lautrec perché ben s'accordava alla sua natura anticonformista ed esibizionista, e inoltre lo affascinavano i movimenti degli acrobati e degli animali.